Nella primavera del 1981, la comunità della Valpolicella si espanse accogliendo un nuovo movimento, quello della Croce Rossa Italiana.
Iniziò così un rapporto profondo tra il Movimento, la Popolazione e le Istituzioni. Se dapprima furono organizzati servizi di emergenza e assistenza a gare sportive, le attività si espansero. Arrivarono le prime due ambulanze, vennero diffuse tecniche di primo soccorso, si crearono attività di cura alla persona.
Vennero infine preparate le prime simulazioni e svolti servizi di tutela e protezione della vita. Sempre più volontari, di tutte le età, si unirono per offrire parte del proprio tempo.
Grazie a questi si è riusciti a coprire le attività più variegate, raggiungendo persone bisognose e rallegrando le loro giornate.
Le difficoltà non sono mancate, ma il Comitato di Valpolicella è stato più forte. Difficoltà come l’epidemia di Covid-19, che ha sconvolto tutti noi e costretto a rinunciare a molti progetti.
Il Comitato non si è fermato, anzi, si è messo in prima linea per assicurarsi che il virus venisse affrontato nel migliore dei modi. E, ora che l’emergenza è in fase di stallo, è stato possibile festeggiare.
120 persone si sono riunite, l’8 settembre scorso, alla Locanda Buglioni a San Pietro in Cariano. Quarant’anni dopo, più di un centinaio di volontari all’attivo, due furgoncini e tre ambulanze…o meglio, due ambulanze e una nuova fiammante, offerta da un donatore anonimo.
Rappresentanti delle istituzioni e di altre associazioni di volontariato hanno voluto mostrare il proprio sostegno, ringraziando per il servizio svolto. Servizio che i Volontari continueranno ad esplicare nei prossimi anni, con passione e spirito di sacrificio.
Tanti auguri Comitato di Valpolicella, ci rivedremo tra quarant’anni!